Gli architetti della Liguria convocati dalla IV Commissione Territorio ed Ambiente della Regione Liguria, hanno espresso parere positivo al DDL n. 26 “Modifiche alla legge regionale 3 novembre 2009 n.49”, cosiddetto “piano casa”, illustrandone le motivazioni nell’audizione del 16 novembre u.s. e depositando un documento scritto.
Pur mantenendo l’impostazione originale della norma, la modifica ne garantisce una maggiore flessibilità di applicazione promuovendo così ulteriormente gli interventi sul patrimonio edilizio esistente suscettibili di riqualificazione. Si tratta certamente di un passo in avanti nell’incentivare la riqualificazione del tessuto edificato anche nell’ottica del contenimento dell’uso di suolo.
A differenza di quanto evidenziato da più parti, è opportuno evidenziare che una maggiore flessibilità di applicazione della norma non vuol dire necessariamente rendere possibile ogni intervento edilizio – cementificare il territorio – ma trasferire il momento decisionale verso il basso, ad un livello di maggiore dettaglio; questa scelta consente di entrare nel merito dei singoli interventi con valutazioni puntuali e specifiche senza standardizzare le scelte a livello regionale.
La costruzione di un sistema di norme e vincoli stringenti non garantisce di per sé la tutela del territorio e del paesaggio in quanto può assicurare solo valutazioni di carattere quantitativo e non qualitativo. E’ indispensabile quindi spostare l’attenzione dalla costruzione di un sistema normativo ipervincolistico, ad una struttura che consenta di valorizzare la fase progettuale e la valutazione dei singoli interventi.
Con riferimento all’estensione del campo di applicazione della legge a nuovi ambiti territoriali, l’attuale sistema vincolistico ed i relativi meccanismi di valutazione garantiscono già la verifica degli effetti sul territorio degli interventi proposti. In particolare per quanto riguarda gli interventi ricadenti nei territori dei Parchi si ritiene che la garanzia dell’applicazione della disciplina di ampliamento già stabilita nei relativi Piani ne possa assicurare ampiamente la tutela, in quanto il piano casa deroga esclusivamente alla pianificazione di livello comunale, restando efficaci tutti gli altri strumenti di pianificazione sovraordinata e le norme nazionali.
Pertanto la proposta di modifica, nel suo insieme, costituisce un segnale positivo nell’ottica di garantire la possibilità di promuovere ulteriormente interventi puntuali di adeguamento funzionale, architettonico e ambientale degli edifici esistenti, laddove la normativa urbanistica esistente si è rivelata inefficace.
Ora è necessario aprire un dialogo per superare l’attuale sistema di pianificazione del territorio – che deriva da una normativa che ha alle spalle più di 70 anni ed è ormai inadeguata a rispondere alle problematiche dei nostri tempi – ed introdurre un nuovo approccio per il governo e la gestione del territorio. Per questo l’Ordine di Imperia ha organizzato il 18 dicembre alle 16 a Bordighera alla Chiesa Anglicana, un convegno ed una tavola rotonda dal titolo “Investire nel progetto per costruire il futuro” che consentirà di affrontare temi di grande attualità legati all’introduzione di una nuova economia “circolare”, alle applicazioni di smart land e alla valorizzazione del progetto mediante concorsi e il coinvolgimento attivo della società.
In allegato le osservazioni presentate alla IV Commissione.
Il Presidente
Giuseppe Panebianco