Caro collega,
come abbiamo più volte ricordato, la Riforma delle Professioni (D.L. 24 gennaio 2012 n.1, convertito in legge L. 24 marzo 2012 n.27 e Regolamento attuazione D.P.R. 7 agosto 2012 n.137) ha introdotto l’obbligo di formazione continua per i professionisti iscritti all’albo, con decorrenza dal 1° gennaio 2014.
In data 26 giugno 2013 il CNAPPC ha approvato in via definitiva il “Regolamento per l’aggiornamento e sviluppo professionale continuo in attuazione dell’art. 7 del D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137” a seguito del parere vincolante del Ministero della Giustizia (vedi allegato).
Il CNAPPC sta ora predisponendo le “linee guida finalizzate all’assolvimento dell’obbligo di aggiornamento”, ovvero lo strumento di attuazione con il quale vengono individuati i criteri di selezione delle strutture accreditate, le modalità di attribuzione dei crediti, gli esoneri e molto altro.
Non abbiamo mai nascosto le nostre perplessità nei confronti di un meccanismo che, così come concepito, non costituisce un efficace strumento di garanzia della qualità professionale. In un regime di libera concorrenza come quello che si è voluto proporre (abolizione tariffe, pubblicità, etc) dovrebbe essere il “mercato” a selezionare i professionisti che liberamente scelgono di aggiornarsi e di crescere professionalmente.
Sulla base delle prime bozze delle linee guida abbiamo rilevato numerose problematiche che rischiano di far diventare la formazione continua solo in un appesantimento burocratico ed un ulteriore onere economico per i professionisti, in un momento già difficile.
Per questo motivi, abbiamo esposto da subito le nostre perplessità al Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C. con una nota della Federazione Regionale Architetti della Liguria inviata in data 17/06/2013.
Successivamente in occasione della Conferenza Nazionale degli Ordini svoltasi a Roma lo scorso 20 giugno, insieme ai delegati di diversi Ordini Provinciali (tra cui quelli liguri di Savona e La Spezia), abbiamo avuto modo di confrontarci su alcune questioni, rilevando che il documento presenta aspetti contrastanti con i principi costitutivi della riforma delle professioni e rischia di essere uno strumento complesso di difficile applicazione e gestione, oltre a presentare forti asimmetrie nell’assegnazione dei crediti formativi.
Per questo motivo abbiamo nuovamente ritenuto necessario esprimere il nostro dissenso nei confronti della bozza presentata con una lettera congiunta inviata al Consiglio Nazionale il 5 luglio scorso, che trovi in allegato alla presente.
Purtroppo ad oggi non abbiamo ancora avuto risposta dal CNAPPC.
Tale situazione rende peraltro di difficile attuazione l’avvio della fase sperimentale su base volontaria. A tal proposito, ti consigliamo di richiedere le attestazioni di frequenza per tutte le attività utili all’aggiornamento professionale che hai seguito e seguirai dal 1 luglio al 31 dicembre 2013. Da parte nostra, pur non avendo a disposizione gli strumenti per determinare il numero di crediti formativi riconosciuti per ogni singola attività, registreremo la tua partecipazione alle attività organizzate.
Cordiali saluti.
Il Segretario Francesca Buccafurri
Il Presidente Giuseppe Panebianco